venerdì 7 marzo 2014

L'analfabeta che sapeva contare

L'analfabeta che sapeva contare
Autore: Jonas Jonasson
Anno: 2013

Ecco la nuova prova dello scrittore svedese Jonas Jonasson dopo il successo de "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve".

Come il romanzo precedente, anche questo si snoda in un lungo periodo di tempo, circa 50 anni, e con personaggi famosi e reali come co-protagonisti (il re di Svezia Carlo Gustavo, il presidente cinese Hu Jintao...).

I protagonisti principali sono invece personaggi improbabili e stralunati le cui vite, iniziate agli antipodi del mondo, convergono in una storia ai limiti del fantastico. Tutto inizia in Sudafrica nella zona più povera e dominata dalla discriminazione più feroce dell'apartheid dove vive una bambina nera analfabeta, Nombeko, ma poi la storia si sposta in Svezia dove vive un ragazzo di nome Holger, con un fratello gemello con lo stesso nome!!

Le situazioni descritte sono nello stile dell'autore: paradossali, strambe, folli ed è veramente difficile credere che i protagonisti arriveranno un giorno ad incontrarsi e soprattutto a collaborare per mettere al sicuro una bomba atomica, tenendo presente il motto riportato sul risvolto della copertina: "La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti".

Le mie aspettative per questo nuovo romanzo di Jonasson erano alte visto che avevo apprezzato molto il primo e devo dire che sono andate solo parzialmente deluse. Mi è piaciuta molto anche questa storia  stile "Forrest Gump" ma la parte centrale del romanzo mi è sembrata piuttosto lenta e poco scorrevole. Il finale invece è stato degno delle aspettative. Consigliato a chi vuole leggere una storia che trova una difficile catalogazione in un genere definito.

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