mercoledì 15 aprile 2015

BIGLIETTO, SIGNORINA

Titolo: Biglietto, signorina
Autore: Andrea Vitali
Anno: 2014


Per la fine dell'anno Andrea Vitali ha dato alle stampe questo romanzo, ma gli affezionati sanno che in vendita se ne trova uno ancora più recente "La ruga del cretino" scritto in collaborazione con Massimo Picozzi. E' veramente difficile restare al passo con lo scrittore italiano più prolifico del momento....



La storia è ambientata nell'immediato dopoguerra e i protagonisti sono come al solito gli abitanti del piccolo borgo di Bellano: i carabinieri, il prevosto, il droghiere, il vicesindaco e in qualche caso le rispettive mogli. L'arrivo di una ragazza straniera sconvolge le vite di molti. Marta Bisovich è una giovane donna dal passato oscuro che conosce il vicesindaco Amedeo Torelli e si sente in diritto di riscuotere grandi favori: molto più importanti di quelli che l'uomo è in grado di mantenere. Infatti il vicesindaco coinvolge nella "gestione" della ragazza anche il droghiere del paese Santommaso: un pover'uomo che "ha fatto il passo più lungo della gamba" e si trova indebitato e non può rifiutare il favore a Torelli..

Marta si trova così nella casa del droghiere nella duplice funzione di badante per la moglie di Santommaso, affetta da una grave malattia, e commessa in negozio. La ragazza ha però altre mire, basate sulle promesse del Torelli: era venuta a Bellano per fare la signora e non certo la serva. Coinvolge così la sorella e un losco avvocato per ottenere i soldi e la bella vita a cui aspira. La situazione si ingarbuglia ma gli "eroi" buoni dei romanzi di Vitali (i carabinieri, il prevosto) riescono a sventare le macchinazioni di Marta e dei suoi complici anche se ci scappa il morto. 

Questo romanzo di Vitali è decisamente meno goliardico degli altri; è pervaso da una vena di malinconia in alcuni punti che ricorda "Pianoforte vendesi" e "Dopo lunga e penosa malattia". Come tutti in gli altri, la caratterizzazione dei personaggi è veramente particolare e intrigante e la storia attira fin dalle prime pagine. L'unica perplessità riguarda il titolo e la foto in copertina che si riferiscono ad un evento marginale per la storia raccontata. 







Nessun commento:

Posta un commento