sabato 8 dicembre 2012

Il discorso del re

Il discorso del re
Regia: Tom Hooper
Cast: Colin Firth (re Giorgio VI), Geoffrey Rush (Lionel Logue), Helena Bonham-Carter (Elizabeth Bowes-Lyon)
Anno: 2010

Anche i grandi personaggi della storia a volte possono avere problemi imbarazzanti e difficili da risolvere. E' il caso di re Giorgio VI, padre dell'attuale regina del Regno Unito, Elisabetta II. "Il discorso del re", tratto da una storia vera, prende infatti in esame un aspetto meno conosciuto della storia di Giorgio VI: la lotta contro la balbuzie. Ma andiamo con ordine.

Alla morte del padre Giorgio V, il figlio David prende il suo posto con il nome di Edoardo VIII. Ma il giovane sovrano, innamorato perdutamente di una giovane donna divorziata, rinuncia al trono per coronare il suo sogno d'amore. Il suo posto viene preso dal fratello Albert, che sceglie il nome di Giorgio VI.

Intanto la storia d'Europa sta prendendo una brutta piega: Hitler continua a invadere le nazioni confinanti, e la seconda guerra mondiale è alle porte. Ma il giovane re ha anche un altro grosso problema da risolvere, quello, appunto, della sua balbuzie. Per farlo, si rivolge a un bizzarro medico australiano, che tenta di curare il suo disturbo nei modi più strani, come cantare o dire liberamente parolacce. 

Albert, per quanto inizialmente sia perplesso, non ha altra scelta che tentare anche questa via. Sono anni infatti, che lotta contro il suo problema. 

Allo scoppio della guerra, la nazione ha bisogno di conforto, di sostegno, di incoraggiamento. Ha bisogno del suo re. Riuscirà re Giorgio VI a superare le sue difficoltà e ad entrare, con un messaggio radiofonico, nelle case di tutti i suoi sudditi? 

"Il discorso del re", vincitore di 4 premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale), è un film toccante e incoraggiante. Ad ogni singolo spettatore, il film dice di non arrendersi di fronte alle difficoltà, anche se a volte sembrano insormontabili. E ci mostra che anche i più grandi possono avere dei difetti. Facendoci capire che dietro ai grandi personaggi della storia, in ogni caso, si nascondono degli uomini e delle donne esattamente come noi.

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