Autore: Valerio Massimo Manfredi
Anno: 2012
Da amante dei romanzi storici e da grande fan di Manfredi, ho atteso per lungo tempo un suo nuovo romanzo. Ed eccolo: "Il mio nome è Nessuno", dedicato tra l'altro ad un personaggio e ad un periodo storico che apprezzo particolarmente: Ulisse e l'epoca della guerra di Troia.
Primo di due romanzi, "Il mio nome è Nessuno" racconta la storia di Ulisse, o meglio Odysseo, dall'infanzia, quando aspettava ansioso il padre di ritorno dai suoi lunghi viaggi, alla guerra di Troia. Racconta dell'amore per la moglie Penelope e per il figlio Telemaco, racconta del motivo scatenante della guerra e racconta di personaggi e città che sono rimasti eterni.
Ho apprezzato lo stile tipico di Manfredi, semplice, scorrevole, chiaro e diretto, quando racconta la storia. Apprezzo sempre la sua capacità di farti innamorare di un periodo storico, di una cultura, di un personaggio. Tuttavia, Ulisse l'ho sempre immaginato un po' diverso da come viene descritto in questo romanzo. L'autore gli attribuisce tante doti: la generosità, la bontà, il rispetto, l'onestà. Io, però, l'ho sempre immaginato un po' più "ribelle".
Insomma, sicuramente Manfredi ha scritto di meglio (indimenticabile "Lo scudo di Talos", ma anche "L'ultima legione" e tanti altri). In ogni caso attendo con ansia il seguito.
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