Fino ad ora Mario Alzati si era cimentato nella redazione di libri di storia locale e nella cura dell'Archivio Storico del Comune di Gorla Maggiore ma la scorsa estate ha deciso di provare a mettere su carta una delle tante storie in cui si era imbattuto nelle sue precedenti ricerche. Infatti, durante la presentazione, è emerso il desiderio di recuperare quella tradizione orale riguardante i fatti del passato e di metterla per iscritto: quelle storie che i nonni raccontavano ai nipoti, quelle chiacchiere di paese.
Si è parlato anche del mondo provinciale tanto simile in tutta Italia con delle figure simbolo: il curato, l'oste, il segretario politico. Ecco così anche la scelta del nome Olonia: un paese che possono essere tutti i paesi della zona attraversata dal fiume Olona, infatti vengono citati Solbiate e Legnano.
La presentazione del libro è stata animata da momenti di lettura e dall'ascolto delle canzoni cui si fa riferimento nel testo.
Il protagonista del libro è il Segretario del Fascio di Olonia: Ambrogio Brianza, un uomo che ricopre un piccolo ruolo nella macchina politica fascista ma che aspira a ben altre posizioni. Il Brianza ama godersi la vita ma che sa che deve tenere un comportamento ben diverso agli occhi dei cittadini e dei camerati. Così frequenta la casa di amici dei suoi genitori dove conosce una signorina per bene, Angela, timorata di Dio ma insignificante e lo fa per rinforzare la sua posizione economica e politica visto che il padre della ragazza è benestante e ha conoscenze politiche "interessanti". Ma si lascia coinvolgere in una relazione passionale e libera con la maestra del paese Armida (la Friulana); in più ha messo gli occhi anche su di una ragazza del paese: Antonietta. Il Brianza cerca però di tenere segreti soprattutto gli incontri più peccaminosi: quelli con l'Armida ma le voci circolano tanto che don Torriani, il curato di Olonia, durante l'omelia domenicale, si scaglia contro il malcostume e l'ossessione per i divertimenti degli abitanti del paese. Ogni paesano cerca di capire a chi si riferiva il prete e ognuno individua un colpevole (o una colpevole).
In un questo clima di pettegolezzo, la posizione del Segretario vacilla e, sentendosi sotto pressione, passa al contrattacco; ma il curato non si fa intimidire. Alla fine sarà proprio Ambrogio Brianza a rendersi conto di aver voluto fare il passo più lungo della gamba e si ritroverà con un pugno di mosche in mano.
Consigliato a chi ama immergersi nel passato con una lettura scorrevole, ironica e scanzonata.
In un questo clima di pettegolezzo, la posizione del Segretario vacilla e, sentendosi sotto pressione, passa al contrattacco; ma il curato non si fa intimidire. Alla fine sarà proprio Ambrogio Brianza a rendersi conto di aver voluto fare il passo più lungo della gamba e si ritroverà con un pugno di mosche in mano.
Consigliato a chi ama immergersi nel passato con una lettura scorrevole, ironica e scanzonata.