sabato 22 agosto 2015

"La paziente privata"

Titolo: "La paziente privata"
Autore: P.D. James
Anno: 2009


Recensione per un classico giallo estivo della famosa scrittrice inglese P.D. James, con il commissario Dalgliesh.


Il romanzo è parte dalla figura della giornalista investigativa Rhoda Gradwyn che ha deciso di effettuare un intervento di chirurgia estetica per eliminare una cicatrice che le deturpa il viso da anni. La donna è diventata famosa e potente e quindi tiene molto alla sua riservatezza e decide di farsi operare da un noto chirurgo estetico ma nella sua clinica privata in una "casa" di campagna del Dorset. La casa è stata acquistata dal chirurgo per farne la sua clinica privata dalla famiglia Westhall, Candace e Mark, fratello e sorella, che però continuano a vivere nella depandance e a lavorare come governante e come anestesista.

L'intervento ha successo ma la mattina dopo la paziente viene ritrovata morta nel suo letto strangolata. I sospettati sono molti anche perché per il funzionamento di una simile magione occorre molto personale di servizio oltre al personale sanitario che viene convocato in occasione degli interventi. Viene incaricato delle indagini l'ispettore Dalgliesh e la sua squadra, visto la presenza in clinica della miglie di un influente uomo politico. 


L'indagine si presenta subito complicata dal numero dei possibili sospetti: relazioni amorose clandestine, personaggi con un passato oscuro e altri con una vita eccentrica e intricata. E ovviamente segreti da nascondere a tutti i costi ed eredità contese.

Alla fine gli omicidi saranno due e occorrerà un intenso lavoro di indagine per risolvere una situazione veramente complicata: l'ispettore dovrà entrare in dinamiche familiari complesse per trovare la soluzione dell'enigma. 

Un giallo veramente intrigante che lascia dubbi e perplessità fino alla sorprendente soluzione finale. Sono stati interessanti i risvolti familiari e le dinamiche tra i vari personaggi che hanno creato la suspence e l'interesse. Adatto a chi ama i classici gialli di investigazione e non le scene troppo cruente e sanguinarie.

sabato 8 agosto 2015

"Il cardellino"

"Il cardellino" (premio Pulitzer 2014)
Donna Tartt
anno 2014


Ci vuole un po' di coraggio o di malattia (come nel mio caso) per affrontare un volume di quasi 900 pagine, ma volevo confrontarmi con un nome importante della narrativa americana. 

Il romanzo affronta le vicissitudini di un ragazzino, Theo Decker, che si ritrova orfano dell'amata madre per l'esplosione di una bomba all'interno del museo che sta visitando a New York. Per una serie di motivi si ritrova a portare via con sé dalle macerie fumanti il quadro de "Il cardellino" che dà il titolo al libro.
All'inizio viene affidato prima alla famiglia di un amico e poi al padre che non si era mai interessato della sua esistenza. Con lui e la sua nuova compagna vive il periodo dell'adolescenza a Las Vegas, abbandonato a se stesso. In un contesto di degrado, alcool, droga, giri strani incontra un personaggio ambiguo e sgradevole: un ragazzo di nome Boris con il quale avrà un legame forte fino alla fine del libro.
A causa di un incidente, Theo scappa di nuovo e torna a N.Y. e cerca aiuto dall'antiquario, Hobie, che lo aveva salvato subito dopo l'esplosione. Sembra che Theo possa ricominciare una nuova vita ma vive sempre l'ossessione del quadro rubato e nascosto.

A questo punto inizia la parte più angosciante e adrenalinica, ambientata in Olanda, in cui Theo cerca di recuperare assolutamente il quadro e aggiustare tutte le situazioni spinose della sua vita. Si passa quindi dal romanzo introspettivo al thriller d'azione.

E' un romanzo decisamente impegnativo che ho gradito a fasi alterne. La prima parte è veramente coinvolgente con Theo ragazzino: ci si trova a condividere tutto il suo dolore per la morte della madre e tutte le sue preoccupazioni per un futuro oscuro e incerto. La parte centrale è invece la più lunga con molte descrizioni e introspezione. La parte finale invece è la più convulsa ma anche quella meno convincente a mio parere. Nel complesso, ho gradito il libro anche se le ultime pagine mi hanno fatto sospirare "Ce l'ho fatta!!".