sabato 28 giugno 2014

Quattro sberle benedette

Quattro sberle benedette
Autore: Andrea Vitali
Anno 2014

A breve distanza dalla pubblicazione dell'ultimo romanzo, ecco che i lettori di Vitali si trovano alle prese con un altro bellissimo lavoro: "Quattro sberle benedette".

Le vicende si svolgono, come al solito, in quel di Bellano alla fine del 1929. In questo caso, i protagonisti principali sono i carabinieri della locale tenenza con le loro famiglie, il prevosto e il coadiutore da poco giunto in paese. Il maresciallo Maccadò decide di stare qualche giorno a casa a godersi la nascita del suo primogenito ma in caserma iniziano ad arrivare delle lettere anonime. Di solito, i militari non danno peso a simili bassezze ma ci sono molti elementi che incuriosiscono il brigadiere e l'appuntato, che sono rimasti a presiedere la caserma: sono scritte in rima, su carta rosa, con una grafia incerta e l'argomento è scottante. Si suggerisce che il giovane coadiutore frequenti ambienti non certo consoni alla veste che indossa e al ruolo che ricopre. Viene così coinvolto anche il prevosto per poter venir a capo di una situazione decisamente spinosa.

Alla fine tutto si risolve per il meglio: il coadiutore cercava solo di fare del bene e la malelingue sono messe a tacere. Ai margini di questa insolita indagine, ci sono anche le vicende personali delle famiglie dei carabinieri. In particolare il maresciallo Maccadò non riesce a godersi appieno la recente paternità a causa della richiesta di trasferimento che aveva inoltrato in un momento di sconforto. Per fortuna, dove non possono gli uomini in divisa, possono gli uomini di Dio.

Un romanzo coinvolgente e corale, dove alla fine, sembra di conoscere personalmente i protagonisti e di partecipare alle loro vicende. Lo stile è scorrevole e leggero e si arriva all'ultima pagina del libro in un soffio.

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