Autore: Agatha Christie
Anno: 1935
Agatha Christie è una scrittrice inglese arci-nota per i suoi libri gialli, per Poirot, per Miss Marple ma non tutti sanno che era dislessica e per questo da giovane era considerata "tardiva" dalla sua famiglia. Iniziò a scrivere per scommessa e il suo primo romanzo fu "Dieci piccoli indiani". Wow!

Eppure la polizia e lo stesso Poirot si trovano in difficoltà, anche perché Madame Giselle era un'usuraia e forse ricattava qualcuno dei suoi clienti. Anche la sua vita familiare è fonte di mistero e forse bisogna cercare in quella direzione. Le indagini sono complicate dal fatto che le fida cameriera, appresa la notizia della morte della padrona, ha eseguito l'ordine di bruciare registri e diari.
Poirot decide allora di scavare nella vita dei passeggeri per venire a capo dell'omicidio e di farsi aiutare da una giovane intraprendente per tendere una trappola al vero colpevole. Finalmente si giunge alla resa dei conti: radunati tutti i protagonisti, Poirot spiega quello che è successo a bordo dell'aereo e chi è il colpevole e qual è il movente dell'omicida.
I romanzi di Agatha Christie seguono un cliché ben definito, sono quasi rassicuranti ma devo dire che non sono mai banali ed è veramente difficile intuire il colpevole alle prime battute. A volte è bello fare un tuffo negli anni 30, come in questo caso, e assaporare anche l'atmosfera, le abitudini e il modo di vivere di quegli anni lontani.
I romanzi di Agatha Christie seguono un cliché ben definito, sono quasi rassicuranti ma devo dire che non sono mai banali ed è veramente difficile intuire il colpevole alle prime battute. A volte è bello fare un tuffo negli anni 30, come in questo caso, e assaporare anche l'atmosfera, le abitudini e il modo di vivere di quegli anni lontani.
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