lunedì 25 agosto 2014

La misura della felicità

La misura della felicità
Autore: Gabrielle Zevin
Anno: 2014

Dalla morte della moglie, il libraio A. J. Fikry è diventato un uomo scontroso e insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e lavora. Una delle cose che ha cominciato a detestare di più è proprio il suo lavoro presso la sua libreria Island Books. Disprezza i libri che vende, perchè non li reputa di buon livello, e i libri che non vende, cosa che gli ricorda quanto il mondo stia cambiando in peggio.
Una sera però la sua vita cambia. Ritornando alla libreria, vi trova una bambina piccola, che gironzola nel reparto per l'infanzia (reparto che tra l'altro A. J. non ha mai curato molto). Con la piccola c'è un biglietto, scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. E' molto intelligente ed eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata."

Seppur all'inizio riluttante, e stupendo tutti i suoi conoscenti, A. J. decide di adottare la bambina.
Questa decisione gli cambierà totalmente la vita. Maya col suo amore per i libri farà scoprire ad A. J. la gioia di essere padre e farà in modo che lui riassapori l'amore per il proprio lavoro di libraio, trovando anche il coraggio di aprirsi ad un nuovo amore...

Trovo che questo romanzo di esordio sia davvero incantevole, un perfetto elogio alla lettura, alle gioie che essa ci dona.
La scrittura della Zevin scorre veloce, sa commuovere e divertire. All'inizio di ogni capitolo troviamo il riferimento ad un famoso o meno racconto della letteratura, che può essere uno spunto per le future letture.
"La misura della felicità" è un libro consigliato a chi ama profondamente i libri e il loro mondo.

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